• I sindaci hanno deciso: il termovalorizzatore non chiuderà


    22/03/2024 La decisione è presa: il 30 giugno – data di scadenza dell’attuale gestione - il termovalorizzatore non chiuderà. La decisione è stata presa all’unanimità dai tre sindaci di Montale, Agliana e Quarrata durante l’assemblea dei soci di Cis. Prima del 30 giugno sarà effettuata una proroga all’attuale gestore fino al 31 dicembre per permettere, nel frattempo, l’indizione di una nuova gara per l’affidamento dell’impianto per un periodo massimo di 3 anni più uno di possibile proroga. Il tempo di prosecuzione dell’attività servirà, secondo i sindaci, innanzitutto a riaprire la manifestazione di interesse avviata nell’aprile 2023, che aveva raccolto tre diverse proposte, nessuna delle quali però aveva trovato il pieno favore degli amministratori. Nello specifico Ladurner, ossia l’attuale gestore, aveva proposto un revamping (assia un ammodernamento) dell’impianto per un investimento di circa 30 milioni di euro, confermando la funzione di termovalorizzatore, pur con consistenti interventi di efficientamento al forno e alla gestione dei fumi. Proposta simile anche quella che aveva avanzato l’associazione temporanea di impresa tra Hera e Alia, con un investimento di circa 26 milioni di euro. La società Iren, invece, aveva proposto la completa trasformazione in un impianto di trattamento fanghi, per un investimento ben superiore, ossia di circa 60 milioni di euro. Quest’ultima ipotesi, però, a differenza delle due precedenti, non avrebbe previsto energia da rivendere, né, dunque, alcun reddito. La decisione di riaprire i termini, dunque, ha l’obiettivo di provare a raccogliere eventuali altre ipotesi. Nell’ulteriore periodo di funzionamento dell’impianto i sindaci di Montale e di Quarrata potranno anche dar corso alla loro proposta di indire un referendum consultivo sui loro territori rispetto al futuro dell’impianto, eventualità invece valutata negativamente dal sindaco Benesperi di Agliana. La prosecuzione dell’attività consentirà alle Amministrazioni e alla società, nella propria autonomia decisionale, di intraprendere anche eventuali percorsi partecipativi, per realizzare gli interventi necessari di efficientamento dell’impianto, ed anche di preservare i posti di lavoro.

    Marta Quilici
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