Montecatini Terme chiude le festività natalizie e il capodanno con un successo in termini di presenze, nonostante la scarsa promozione degli eventi e grazie alla sua collocazione geografica, vicina alle più importanti città d’arte come Firenze, Lucca e Pisa.
E’ questo, in estrema sintesi il commento ai dati emersi sul turismo della città termale di questo periodo di feste, da parte di Apam Federalberghi.
I dati a cui fa riferimento l’associazione di categoria di Confcommercio, sono quelli raccolti dalla piattaforma H-Benchmark. In città il 70 per cento di hotel sono stati aperti, una percentuale ben più alta di quella registrata per Natale – fa sapere Apam, migliore anche del 2019 l’ultimo anno “pre-pandemia”, quando gli alberghi aperti si erano “fermati” al 65 per cento. Un altro dato positivo è il prezzo medio delle camere cresciuto del 20 per cento rispetto al 2019.
Un altro dato che emerge dall’analisi del periodo è che è cambiata la provenienza dei turisti a Montecatini. Se infatti nel 2019 gli italiani costituivano la stragrande maggioranza delle presenze con l’87 per cento del totale, nel 2021 sono scesi al 77 per cento, e “solo” poco più della metà, 51 per cento, nel 2022.
L’ultima considerazione di Apam è sulla gestione dell’amministrazione comunale degli eventi natalizi. ”La città è apparsa a lungo desolatamente vuota, con i turisti lontani da Montecatini per cercare altrove eventi e iniziative.” È il commento severo di Apam Federalberghi che torna a chiedere la creazione di una struttura organizzativa per il turismo, che coinvolga amministrazione comunale e categorie economiche, dotata di risorse derivanti dalla tassa di soggiorno e con l’obiettivo di una programmazione di medio e lungo periodo.
Si pensa già al prossimo Natale con due obbiettivi: da un lato mantenere le buone performance ricevute dagli stranieri, dall’altro recuperare le presenze degli italiani