• Cartiera di San Felice: il sindaco chiede un incontro


    17/07/2017 - Per i 42 lavoratori è stata attivata la procedura di mobilità

    Cartiera di San Felice: il sindaco chiede un incontro

    Su richiesta del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e dell’assessore alle attività produttive e sviluppo economico Gianna Risaliti, sono stati fissati due incontri con i sindacati Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil, e – in diversa data - con il presidente del consiglio di amministrazione della Cartiera San Felice Spa, Alessandro Carrara, a seguito dell’attivazione della procedura di mobilità per la totalità dei dipendenti della sede di Piteccio.

    «Si tratta di una perdita enorme per il nostro territorio sia a livello economico che sociale – commenta l’assessore Gianna Risaliti –. Abbiamo chiesto ai proprietari ed ai sindacati un incontro per capire quali possano essere le prospettive per i 42 lavoratori della cartiera e, di conseguenza, per le loro famiglie».

    A tale scopo stamani è stato chiesto dal sindaco un appuntamento sia a Giuseppe Gentile (Slc-Cgil), Fabio Guerri (Fistel-Cisl) e Alberto Morosi (Uilcom-Uil), previsto per giovedì 20 luglio, sia al presidente della San Felice Spa Alessandro Carrara, in programma invece per mercoledì 19 luglio.

    Già durante il primo consiglio comunale di venerdì scorso, nelle stesse ore in cui è stata diffusa la comunicazione ufficiale sulla Cartiera al termine dell’incontro tra la proprietà e i sindacati, il sindaco Alessandro Tomasi è intervenuto sulla drammatica situazione che ha colpito l’azienda ed i suoi lavoratori.

    «Dobbiamo lavorare per loro» ha dichiarato il sindaco nel suo discorso in sala consiliare, non appena appresa la notizia dell’attivazione delle procedure di mobilità per i 42 dipendenti della Cartiera San Felice di Piteccio.

    «La mancanza di lavoro – dichiara Alessandro Tomasi - è un dramma che non risparmia la nostra città. Negli ultimi anni Pistoia ha subìto una forte deindustrializzazione, con molte aziende che sono state costrette a chiudere i battenti e con tante famiglie che si sono trovate a vivere nell’estrema difficoltà portata dalla disoccupazione. Questa amministrazione comunale, in una situazione di crisi economica che continua a colpire il Paese, ha il dovere di provare a fare qualcosa, come sburocratizzare e velocizzare le procedure di nostra competenza. Per il futuro del territorio – conclude il sindaco - sarà fondamentale attrarre investimenti privati»

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