• Ambiente: Coldiretti e biodiversità


    21/05/2021

    Ambiente: Coldiretti e biodiversità

    Secondo una stima di Coldiretti… “Pistoia, il giardino d’Italia, grazie alle sue aziende vivaistiche contribuisce alla biodiversità con oltre 2000 varietà di piante, tra ornamentali, cultivar di olivi, fiori e fronde recisi”.

    La considerazione arriva alla vigilia della Giornata mondiale della biodiversità, proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per il 22 maggio.

    “Qui– ha sottolineato Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia - produciamo ossigeno e bellezza con piante coltivate a cielo aperto o in serra che vanno da magnolie e cipressi alle stelle di Natale, dall’olivo frantoio alle photinie Diamo un contributo costante alla biodiversità, con un patrimonio unico concentrato in soli 5000 ettari”.

    “Nel polo di Pescia – si legge ancora nel comunicato di Coldiretti - nella parte ovest della provincia di Pistoia, è concentrata la produzione di fronde e fiori recisi: crisantemi, calle, lilium, ruscus, agrifogli, oltre a piante in vaso come stelle di Natale e gerani: in totale un centinaio di varietà e specie. Sempre Pescia è polo d’eccellenza per la coltivazione di olivi da olio, con oltre 80 cultivar tipiche delle regioni italiane per la produzione di extravergini autoctoni, che vivaisti specializzati fanno crescere partendo da semi o talee fino ad essere idonei a creare nuovi oliveti.

    Poi c’è la valle dell’Ombrone, che è un susseguirsi di colori e forme grazie alle circa duemila varietà di piante ornamentali, che rendono unico il paesaggio attorno a Pistoia, che esporta ‘verde’ in tutto il mondo. Alberi a foglia caduca, conifere, alberi e arbusti sempreverdi, rampicanti, arbusti a foglia caduca sono le principali tipologie di piante ornamentali.

    “Non siamo solo custodi di biodiversità – ha aggiunto Tesi - ma la rinnoviamo, moltiplicando le varietà. I vivaisti pistoiesi innovano continuamente le loro produzioni adattandole alle esigenze che mutano, anche a quelle ambientali. Il vivaismo pistoiese genera anche biodiversità funzionale, per favorire la crescita di piante adatte a ridurre il dissesto idrogeologico”.

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